Molto Reverendo e caro don Luciano, due giorni fa’ ho appreso da una telefonata di mia sorella, Franca Rinaldi Ceroni del Mulino Viaggi, la disgrazia che Le è capitata, a causa di quei malandrini che volevano profanare e derubare la bella Immagine della Santissima Vergine di Poggio. Lei può immaginare come io sia rimasto male, pensando alle sue sofferenze, ed anche alla tristezza che la Madonna avrà provato, nel veder trattato così un suo Servo fedele, così amante della Vergine come è Lei.
Caro don Luciano, coraggio! Lo so che Lei non ha bisogno di questa parola, perché la sua grande Fede l’ha certamente sostenuto in questa dura prova, ma anche il sapere che fra i Sacerdoti e i Missionari, come fra i Laici cristiani c’è una grande solidarietà e preghiera per Lei, Le sarà di conforto. Dev.mo in J.C.
Roma
28 dicembre 1981
Padre Francesco
Carissimi, arriverò in ritardo, ma voglio tentare: sarà eventualmente per una seconda edizione. Qui in Africa, specialmente in questo ultimo angolo dello Zaire, dove si trova la mia missione di Duru le notizie arrivano molto tardi: solo ora ho appreso dal Nuovo Diario Messaggero del 9/5/87, la morte dell’indimenticabile Monsignore Luciano Sarti. Allora mi affretto anch’io a mandare il mio piccolo contributo alla pubblicazione che, tanto lodevolmente, vi accingete a fare in sua memoria.
Veramente io l’ho conosciuto tardi Mons Luciano, perché dalla mia ordinazione sacerdotale nel 1948 a Verona (sono un missionario comboniano di Imola), sono quasi sempre stato in Africa. Qualche volta,durante le brevi vacanze in Italia, trovandomi a Castel San Pietro, dalla Sorella Franca Rinaldi Ceroni in Viaggi, sono andato a pregare nel suo Santuario di Poggio e lì ho avuto il piacere di incontrarmi con questo pio Sacerdote, che, fin dai primi incontri ha lasciato in me una forte impressione per il suo spirito di pietà verso l’Eucaristia e di amore filiale verso la Santa Vergine. Ma dove l’ho conosciuto più intimamente è stato in un momento importante della mia vita, a pochi passi dall’incontro a faccia a faccia col Signore .- ottobre 1981 – ricoverato all’ospedale di Castel San Pietro mi sono incontrato, prima a faccia a faccia con questo Ministro del Signore. Ricordo le parole da lui suggeritemi in questo incontro, nel Sacramento della Riconciliazione, al letto dell’ospedale: “Coraggio, Padre Francesco, lei guarirà bene, tornerà ancora in Africa, dove tanti cari Neretti l’aspettano, per sentire da lei la Parola di Gesù!” E mi consegnava l’immagine della sua cara Madonna, perché confidassi in Lei e la pregassi con fede. Sono guarito e guarito molto bene, anche, senza dubbio, per le sue preghiere; sono tornato in Africa, qui in questa cara Missione di Duru, e sto vedendo , giorno per giorno, la mano del Signore che benedice questi cari fratelli e sorelle dell’Africa.
Che il Signore ricompensi il suo Servo Fedele e lo accolga nella luce dei Beati.
Missione Cattolica di Duru (Zaire)
10 ottobre 1987
Padre Francesco Rinaldi Ceroni – Missionario Comboniano
Molto Reverendo e caro don Silvano, mi sono permesso di mandarLe questa breve testimonianza sul caro don Luciano , perché l’ho ritenuto mio dovere; avrei avuto rimorso se fossi partito senza aver scritto nulla di lui!
Per me, da quel poco che l’ho conosciuto era la pratica delle virtù (di quelle che si conoscono comunemente) in persona: in lui si vedeva realmente l’uomo di Dio, il Santo che pensa sempre agli altri! Che il Signore benedica il vostro lavoro di ricerca per la gloria di Dio, e se a Lui piace,per la glorificazione del Suo Servo Fedele! Saluti cari e memento al santo altare.
Dev. in C.J.
Castel San Pietro Terme
28/11/92
Padre Francesco Rinaldi Ceroni – Missionario Comboniano
DON LUCIANO E I MISSIONARI
Ho letto sul Nuovo Diario sezione “Castello” che i Sacerdoti del Vicariato di Castello hanno formato un comitato per raccogliere testimonianze sulla vita e il ministero di Mons Luciano Sarti, Rettore per tanti anni del santuario mariano di Poggio. Prima che io riparta per la mia missione dello Zaire (ex Congo Belga) voglio lasciare anch’io la mia testimonianza sul caro don Luciano, che voleva tanto bene a noi missionari!.
L’ho incontrato varie volte nei miei rientri in patria, per riposo, cure mediche e corsi di aggiornamento; mi recavo spesso al suo santuario per pregare la Madonna, e specialmente per parlare con lui: la sua parola, il suo incontro sempre festoso ti riempiva di gioia e ti comunicava un po’ della sua fede e del suo grande amore per la Madonna; e sempre voleva sapere dei Neri dell’Africa e poi soggiungeva: “Parli molto della Madonna ai suoi Neri; vedrà che se ne convertiranno tanti!” Mi diede pure dei bei quadretti della Madonna di Poggio, per appenderli nelle case della Missione dei Neri (l’ho anch’io sopra il mio letto in Africa, da dove la Madre di Dio mi guarda e mi benedice!)
Fra tutte le visite che gli ho fatto in Italia quella che più mi ha colpito fu quella che lui stesso fece a me nell’ospedale di CSPT. Ero ricoverato per due emboli polmonari, e mi sentivo molto debole e quasi sfinito. Si avvicinò al mio letto, io mi confessai, e alla fine lui mi disse: “Non abbia paura Padre Francesco, lei tornerà presto in Africa, i suoi Neri l’aspettano!” E fu così: dopo due settimane uscii dall’ospedale, feci il mio corso a Roma, e in agosto dell’82 mi trovavo già nella mia missione di Duru, nel Nord dello Zaire, al confine col Sudan. Da allora non ho mai più avuto nessun disturbo ai polmoni, nonostante le fatiche che ho dovuto e devo affrontare quotidianamente in quella grande Parrocchia, un territorio di 200 Km di lunghezza, con 55 cappelle e strade pessime da percorrere: la benedizione e la promessa di quel santo prete ha avuto il suo effetto!
Un’altra testimonianza, anche questa missionaria, è di mia sorella Franca, zelatrice fervente dei suoi due fratelli missionari, Antonio e Francesco! Ogni volta che mi recavo da lui, chiedeva di noi due e le dava una generosa offerta per noi. Alle sue rimostranze – diceva di essere venuta a salutarlo e a chiedere preghiere per noi, non denaro, da lui che era così povero!- lui rispondeva sempre con tanta semplicità: “Loro in Africa ne hanno più bisogno di me!”.Caro Don Luciano, la tua preghiera e il tuo amore per noi missionari, per i Cristiani e i Pagani di quei Paesi e anche della nostra Italia, ora certo è più efficace di prima; prega per noi la Vergine, alla Quale tu sei tanto vicino!
Castel San Pietro Terme
28/11/92
Padre Francesco Rinaldi Ceroni